E’ stato respinto, fa sapere il Viminale, il ricorso presentato dai migranti soccorsi sulla Sea Watch alla Corte europea dei diritti umani di Strasburgo per chiedere all’Italia di consentire lo sbarco. “Anche la Corte Europea di Strasburgo conferma la scelta di ordine, buon senso, legalità e giustizia dell’Italia: porti chiusi ai trafficanti di esseri umani e ai loro complici. Meno partenze, meno sbarchi, meno morti, meno sprechi. Indietro non si torna”, commenta il ministro dell’Interno Matteo Salvini.

La rotta fatta dalla Sea Watch al largo di Lampesusa in soli 12 giorni. Sopra: la veglia pacifica davanti alla chiesa organizzata a Lampedusa

Intanto non cessa la protesta pacifica del parroco, don Carmelo La Magra, che alle alle 22 di ogni sera, con gli esponenti del Forum Lampedusa solidale, si riuniscono davanti al sagrato della chiesa, a Lampedusa, e avvolti nelle coperte termiche tirano fino a notte fonda parlando con turisti e isolani che portano loro sostegno e solidarietà, prima che si faccia ora di dormire, ciascuno sul proprio gradino. La prossima è la settima notte di protesta nell’Isola, inscenata per chiedere che i 42 migranti salvati 12 giorni fa dalla Sea Watch siano autorizzati a sbarcare.
“Nessuno delle istituzioni ci ha fatto visita. La politica se ne sta a distanza; fa accezione un appello lanciato sabato scorso da Emma Bonino, che ha invitato i parlamentari a recarsi a Lampedusa”, dice uno dei “veterani” della protesta, il quale racconta del recente arrivo a Lampedusa di Silvio Berlusconi, nella sua villa Cala Francese, acquistata nel 2011: “Un paio di sere fa abbiamo visto la sua macchina transitare, probabilmente non sapeva neanche della nostra protesta”.

Ansa