Dopo avere contestato l’Unesco e Legambiente sulla realizzazione del secondo porto turistico, il sindaco di Leni (Salina) Riccardo Gullo, con garbo e ironia, contesta anche noi, che gli abbiamo posto delle domande, alle quali il primo cittadino, secondo noi, non ha risposto. Questa la lettera che ci ha inviato e che pubblichiamo.

Gentile Direttore,

“Lo strano caso del porto di Salina”, apparso sul Suo quotidiano di giovedì 21 marzo  mi fa venire in mente il titolo di una mia lettura giovanile “Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde”, metafora dell’ambivalenza del comportamento umano, mentre l’incipit dell’articolo con la parola iniziale “Dunque”, mi rallegra perché annuncia la conclusione del ragionamento sul porto di Rinella che si sta facendo sul suo giornale, notizia che mi fa molto piacere, poiché intenderei concludere questa mia sindacatura impegnandomi nelle ultime cose da fare (e sono tante anche se gli abitanti sono pochi!) e nel buon andamento delle operazioni elettorali in corso, che vedranno il nascere di una nuova amministrazione in questo Comune.

Il progetto del secondo porto previsto a Salina nella frazione di Rinella, che ricade nel Comune di Leni

Stavolta entro con molta difficoltà nel contenuto dell’articolo, scritto mentre Lei avrebbe “..voluto sentire direttamente ..” me, e dopo aver sentito, invece, “il Responsabile dell’Unesco in Sicilia”. Leggendolo, ha attratto subito la mia attenzione quanto  ha detto il predetto Responsabile che “con la realizzazione del secondo porto turistico, Salina perderebbe le sue peculiarità di isola incontaminata, e quindi potrebbe essere depennata dall’elenco dei siti Unesco-Patrimonio dell’umanità, ….”.

Mi ha colpito, in particolare, il fatto che Salina per il Prof. Angelini fosse incontaminata e subito sono stato vinto dal dubbio. Forse non conosco il significato di quell’aggettivo? E via alle ricerche, prendi il vecchio vocabolario, rimettilo a posto, accendi il computer ed ecco, tra i tanti significati, trovo “cosa, che è esente da impurità fisica”.

Subito, leggendo, mi sono sentito orgoglioso, come non mai, di essere isolano, di aver vissuto in un’isola  incontaminata, dove non ci sono strade, parcheggi, piazze, alberghi, porti, prime e seconde case, aree di stoccaggio, ecc., in un’isola incontaminata, insomma.  Ma poi ancora un dubbio, ma parla di Salina il prof. o parla di un’altra isola, forse parla dell’isola che non c’è? E ho ricordato alcuni versi di quella bellissima canzone di Edoardo Bennato “ … ma la ragione vi ha un pò preso la mano…” e, ancora, “ … è una favola è solo fantasia …”, infatti, gentile Direttore, mi sembra tanto una favola e vorrei lasciare ad altri il mondo delle favole e cercare di porre un punto fermo in questa vicenda.

Fare un piano regolatore portuale per un comune delle isole minori della Sicilia, non è una scelta, ma un doveroso adempimento di legge (art. 4 della L.R. 18/1987), e l’ex deputato Gianfranco Zanna questo lo dovrebbe sapere! Impegnarsi per redigere il progetto di attuazione delle opere, invece, rientra nella coerenza che ogni amministratore dovrebbe avere nell’espletamento del proprio mandato.

Che Lei, egregio direttore può fare in tutta libertà la sua politica editoriale, nessuno lo può mettere in dubbio, ma che anche in questo caso io possa dire la mia, mi pare che di dubbio non ce ne possa essere. Trovo “falloso”, per dirlo in gergo calcistico, che Lei con la motivazione che avrebbe voluto sentire me ma intanto ha sentito un altro, ecc., mette insieme le motivazioni del Prof. Angelini e di Gianfranco Zanna in contrapposizione alle mie. Due contro uno, non vale! Così gridavamo quando giocavamo da piccoli, senza conoscere il regolamento calcistico, si, due contro uno non vale! Questa innocente espressione da bambini è stata per tanti anche una regola di vita in molti campi, ma mi pare che per altri no.

Qualcuno mi ha comunicato anche l’impressione che nel suo giornale i due nostri interlocutori appaiono come se giocassero sempre in casa, mentre io in trasferta, e tale impressione qui, nell’isola incontaminata, è diffusa! Anche sostenuta dal fatto che la mia disponibilità ad un incontro manifestata nei confronti sia del prof. Angelini sia di Gianfranco Zanna è rimasta, ad oggi, lettera morta.

In merito al porto di Rinella, non si tratta di smentire, né misurare distanze, né ancora fare censimenti sulla popolazione e ammettere che una cosa sia idonea e un’altra pensata quarant’anni fa non lo sia, ecc., posso soltanto ricordare che chi ne ha interesse può visionare tutti gli atti, compreso il progetto, nell’albo e nel sito del Comune, nel sito dell’Assessorato Territorio ed Ambiente (Decreto di approvazione VAS e di approvazione del P.R.P.), nel sito dell’Assessorato Infrastrutture (Approvazione del progetto) e, se ciò non bastasse, presso l’Ufficio tecnico del Comune di Leni e farsi le convinzioni che più gli garbano, evitando, se possibile, di mettere in discussione la buonafede degli altri.

La spiaggia di Rinella, frazione di Leni, nell’isola di Salina

Non voglio cadere nel tunnel delle polemiche, e, per farLe un esempio, alla mia affermazione riguardante la necessità di progettare un’idonea struttura portuale, uno dei miei interlocutori ribatte “Idonea” certo, quasi a voler dire indirettamente che quella esistente non lo sia. In questo caso deve essere spiegato perché e per quale ragione è necessaria l’altra.”, come faccio a spiegare, gentile Direttore, a un interlocutore di tale prontezza ed arguzia, che tali spiegazioni le può trovare nella relazione del Piano Regolatore Portuale, già lette ed accettate senza tutti questi suoi dubbi da decine e decine di funzionari ed esperti?

Ritengo che ogni Comune delle isole minori farebbe bene a munirsi del Piano Regolatore Portuale e che gli altri Comuni, compreso Malfa (visto che quel Comune è stato menzionato nell’articolo oggetto di questa mia replica), possano decidere nell’ambito della propria legittima attività istituzionale se fare un porto o no, seguendo l’iter prescritto. In materia non ho dubbi, i porti nelle isole Eolie ci vogliono e, se le Amministrazioni interessate li vogliono, è bene farli e, aggiungo, subito!

Per quanto mi riguarda, se l’esercizio di questo diritto induce qualcuno a paventare la cancellazione del Comune dalla lista dell’Unesco, dico che sarebbe cosa ingiusta e smisurata, e non credo che questo sia il metodo giusto, non farebbe onore ad una istituzione così prestigiosa assumere questo atteggiamento nei confronti di una Amministrazione che ha sempre operato nell’ambito della legalità, ponendo particolare attenzione alle problematiche ambientali.

Ma anche questo non mi giunge nuovo, ricordo infatti  che poco più di un decennio fa, quando a Lipari si parlò di porti, l’argomento era lo stesso, con la differenza che il motivo forte di allora, diversamente da ora, era quello che mancavano i Piani Regolatori (Portuale e Generale). A proposito mi viene in mente la favola attribuita a Esopo, del pastorello che per noia si divertiva di gridare “Al Lupo, al Lupo”, ma non ricordo come finì, se il Lupo alla fine si mangiò le pecore o il pastorello!

Una cosa in particolare mi ha colpito in relazione ai danni causati dall’ancoraggio selvaggio delle numerose imbarcazioni durante l’estate, la risposta dei due esperti di questioni ambientali “Su questo confessiamo – dato che non siamo esperti in materia – di non possedere una ricetta, e però non giureremmo che la presenza di un secondo porto turistico possa risolvere il problema.”, insomma loro rispondono che non sono esperti in materia confermando, ovviamente, l’inutilità del secondo porto, mentre noi amministratori non possiamo rispondere così. Noi, coadiuvati dagli uffici, dagli organi comunali, dai professionisti esterni e sulla base delle leggi esistenti, una risposta la dobbiamo sempre dare, così come abbiamo fatto in questo caso.

Con questo e conformemente al suo incipit conclusivo, credo di avere concluso la discussione in quanto non replicherò più al suo giornale, anche per non annoiare i suoi numerosi lettori, rimanendo, però, sempre disponibile sia nei confronti del prof. Angelini che di Gianfranco Zanna a discutere in questa sede istituzionale, fin quando ricoprirò la carica di Sindaco, ovviamente.

Grato per l’ospitalità, Le invio distinti saluti.

Riccardo Gullo, Sindaco di Leni