A Catania lo conoscono come Dario “Giromangiando” ma il suo nome è Dario Bellanuova. Ha 27 anni, una laurea in Economia aziendale conseguita presso l’Università di Catania, ed è un ragazzo perbene, dal viso pulito, “un ragazzo come tanti”, verrebbe da dire. Dario è un giovane che ha avuto un’idea geniale, trasformando la sua passione per il cibo e per la buona cucina siciliana in un lavoro. 

Giromangiando – la sua creazione – è un’app che mette in primo piano le foto dei piatti tipici, curiosi, intriganti, di ottima qualità. Come funziona? Scarichi l’app sul tuo cellulare, poi basta un click o una tap per scegliere cosa mangiare e dove mangiare. Semplice, no?

Dario Bellanuova, fondatore di Giromangiando. Sopra: un’immagine che fa parte del repertorio dell’app

“Non è vero che in Sicilia non c’è nulla da fare. – spiega Dario –  Catania è tra le migliori città in cui ci sono start up (giovani imprese, ndr.) rispetto a tutto il territorio nazionale. Ci sono tanti ragazzi che si inventano un mestiere senza aspettare il posto fisso o il contratto di lavoro a tempo indeterminato”.

“Giromangiando – afferma Dario – nasce nel 2013 dalla mia passione per il buon cibo e per il digitale, mentre ero ancora uno studente universitario, come una sorta di guida per Catania. Mi piace cucinare, ma soprattutto mi piace mangiare bene. Giravo per i locali della città, mangiavo, ma prima scattavo le foto dei piatti che ordinavo. Li pubblicavo su una community accessibile da Facebook, che oggi ha più di 40 mila persone. Non facevo recensioni sui piatti, pubblicavo solo le foto. Le recensioni possono anche non corrispondere alla realtà e possono anche non essere veritiere, scritte apposta da qualcuno per esaltare o per affossare la fama di un locale. La community, invece, è fatta da persone reali che credono nel progetto e chiedono dove andare a mangiare.  Giromangiando si basa sulla centralità dell’immagine. Se ti piace la foto di quel piatto, vai in quel locale. Altrimenti no”.

Da community su facebook, Giromangiando diventa un’app. “Succede nel 2016 – continua Dario –A quel punto la passione diventa un lavoro. Giromangiando mi ha permesso di fare esperienza e di affermarmi come professionista. Oggi sono un consulente di marketing digital. In Sicilia siamo in pochi ad occuparcene. Più è cresciuta Giromangiando, più sono cresciuto io come persona”.

Dario non tiene per se le proprie conoscenze, ma spesso aiuta chi vuole mettere su un’impresa partendo da una semplice idea. “Mi piace aiutare dei ragazzi come me, anche se cinque anni fa ho dovuto fare da solo. Credo nel mio territorio e nelle sue potenzialità. I ragazzi, se indirizzati nel modo giusto, possono fare la differenza. Il loro approccio verso il mondo del lavoro sta cambiando”.

Dario è ormai diventato un punto di riferimento per chi deve avviare una start up. Tra i suoi numerosi impegni c’è anche l’organizzazione – insieme ad altri due giovani, Giuseppe Coppola e Francesco Spampinato – di due importanti eventi, “Techstars startup week” e “Techstars startup weekend”, che si sono svolti la scorsa settimana a Catania.

“Techstars startup week” è un format di cinque giorni, organizzato in 57 città del mondo per promuovere l’ecosistema start up locale attraverso incontri, conferenze ed altre attività.

“Techstars startup weekend” è, invece, una vera e propria competizione della durata di tre giorni, dove i partecipanti acquisiscono competenze utili allo sviluppo delle idee, grazie alla formazione impartita da speaker di caratura nazionale e al lavoro in team sostenuto da mentor di grande esperienza in diversi settori. L’intento è quello di fare sviluppare progetti innovativi, trasformando “idee fuori dal comune in opportunità di valore”.

Un giovane che voglia avviare una start up, quando presenta la propria idea deve saperla esporre in un elevator pitch  (il tempo di una corsa dell’ascensore). “Bisogna immaginare – spiega Dario – di incontrare il finanziatore della propria iniziativa in un ascensore e di avere, quindi, solo il tempo di una corsa per incuriosirlo, e una e-mail per approfondire il discorso”.

“Trovo molto bello aiutare chi vuole avviare una startup – dice Dario – . Ogni giorno sono al fianco di queste realtà e vedo che qualcosa sta cambiando”.

“Un consiglio? Basta lamentarsi, occorre rimboccarsi le maniche. L’Università mi chiama per farmi fare delle lezioni in cui racconto la mia esperienza”.

Rosalba Mazza