“Conosco il mio movimento e so bene che nel contratto di governo ci si muove, ma troppo al di là non si potrà più muovere. Sull’immigrazione noi avevamo votato una mozione nel parlamento italiano dove ci sono tre punti. E quei tre punti, in linea di massima, si seguiranno”. Così il presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico, dal palco della Festa dell’Unità. I tre punti sono lavorare perché “se arrivi in Italia arrivi in Europa”, “corridoi umanitari seri e controllati” e “hotspot nei Paesi di origine”.

“Ciò che io non tollero da nessuna parte – dice Fico – è che sull’immigrazione si parli con la pancia e non si diano dati seri, non si racconti chi sono queste persone, perché partono, che tipo di idea abbiamo di mondo e che non attacchiamo politicamente la Francia che ci ha lasciato questa situazione in Libia, facendo una guerra che non è stata chiesta da nessuno, è andata unilateralmente là”.

Un convinto applauso ha accolto l’ingresso del presidente della Camera nella sala dibattiti della Festa Pd di Ravenna, dove partecipa ad un incontro con Graziano Delrio. Fico, appena entrato, ha fatto un giro tra gli stand, prendendo un caffè e firmando il libro degli ospiti del bar al centro della kermesse, abbracciando alcuni volontari e ricevendo una buona accoglienza. Ha visitato anche lo stand dei deputati Pd, che ha al centro il tema dei migranti.

“Non c’è dubbio e lo dico senza alcuna remora – afferma il presidente della Camera – che dalla Diciotti tutte le 179 persone con 29 minori non accompagnati dovevano scendere il primo giorno e non si doveva aspettare tutto questo tempo”. Parole pronunciate da Roberto Fico dal palco della Festa dell’Unità, che hanno strappato applausi dal pubblico. “E’ una questione – ha detto – su cui ho lavorato molto e infatti la mattina che io intervenni, scesero il pomeriggio dalla nave”. Per i migranti occorre per prima cosa, ha aggiunto FIco, comprendere “come aiutarli e sicuramente l’Europa è l’attore principale”. Ma “c’è il regolamento di Dublino che così come è stato firmato non andava più bene e adesso deve essere modificato in una linea che non va certo verso i Paesi di Visengraad e verso Orban, ma in una linea dell’accoglienza per quote, dove ognuno fa la sua parte. Perché se se si sta in Europa bisogna andare verso la solidarietà”.
“Io – ha detto – sono contento se i militanti, i partecipanti del Pd sono felici di avere il presidente della Camera qui e poter parlarci perché sono anche il presidente loro e di tutti gli italiani. Sarei andato anche a una festa della Lega? Certo, oggi andrei alla festa di tutti i partiti”.

Nella foto: il presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico

Ansa