I bambini dell’Orchestra Falcone Borsellino della Fondazione La città invisibile di Catania suoneranno in aeroporto il 5 gennaio (ore 10,30), giorno del trentaquattresimo anniversario dall’assassinio mafioso di Giuseppe Fava, “per rappresentare a chi visita o lascia la nostra terra, che la Sicilia è la regione di persone come Giuseppe Fava e di tutti coloro che ogni giorno strenuamente scelgono da quale parte stare, ovvero dalla parte di chi lotta contro la mafia”.

Così l’orchestra che raggruppa i bambini dei quartieri deboli di Catania (San Cristoforo, Librino e San Berillo) e di alcuni comuni della provincia (Adrano) intende ricordare il fondatore de I Siciliani. Un momento di riflessione, ma anche di impegno civile testimoniato dalle parole dei fondatori: “La Falcone Borsellino fa parte della schiera delle persone che ‘volano alto’ sull’esempio di Fava. I bambini dell’orchestra da anni si battono per il riconoscimento dei diritti dei più deboli e in difesa di magistrati e testimoni a rischio”.

I bambini dell’Orchestra Falcone Borsellino. Sopra: Giuseppe Fava

Un impegno che si ispira a una frase che Fava pronunciò poco tempo prima di morire, durante un convegno svoltosi in una scuola di Palazzolo Acreide (Siracusa): “Tutto quello che vi capiterà nella vita dipenderà da come voi sarete capaci di stare con la mafia o di lottare contro la mafia….”.

“Fava – dicono i componenti della Fondazione  La città invisibile – esortava i ragazzi a scegliere da quale parte stare: dalla parte degli interessi, della zona grigia in cui tutto si confonde e in cui affari sporchi, finanziamenti e interessi politici si mischiano in un magma indistinto malato e mafioso, o dalla parte dei coerenti, dei cercatori di verità, dei poveri che lottano per la speranza, che non si lasciano coinvolgere in  carrozzoni di finto buonismo, dietro cui si celano voto di scambio e interessi economici”.

“Questa distinzione – si legge nel comunicato – Fava ce l’aveva ben chiara, tanto da essere il primo disposto a pagare un duro prezzo”. La città invisibile ricorda l’episodio che qualche anno prima costò il licenziamento del giornalista dalla direzione del Giornale del Sud, quando i proprietari, approfittando dell’assenza temporanea del direttore, avevano bloccato un articolo in cui venivano denunciate alcune attività del boss Alfio Ferlito, cugino dell’ex consigliere e assessore comunale ai Lavori pubblici, Pippo Ferlito.

“Oggi questa storia – dicono i componenti della Città invisibile – va ricordata perché costituisce un modello di coerenza e di verità attualissima ai giorni nostri”.

Il concerto diretto dal maestro del Sistema Abreu, Semaias Botello, vedrà l’esecuzione di brani di musica classica da Mozart a Vivaldi a Beethoven e sarà aperto da un flash mob.

Tra un brano e l’altro verranno recitati alcuni brani degli scritti di Fava da parte di due piccoli musicisti del neonato centro di formazione orchestrale della Città Invisibile in San Berillo presso il Convitto Cutelli. I brani prescelti parleranno di emigrazione e di speranza, di lotta e di amore per la Sicilia.

Luciano Mirone