E’ Gianfranco Micciché il nuovo presidente dell’Assemblea regionale siciliana (Ars). Micciché è stato eletto all’ora di pranzo in un’aula in cui la tensione si tagliava col coltello dopo due sedute svoltesi ieri e  conclusesi con un nulla di fatto e dopo quello che è accaduto stamani, quando il deputato dell’Udc, Giovanni Bulla ha mostrato a tutti la scheda votata che doveva rimanere segreta.

Il coordinatore siciliano di Forza Italia ce l’ha fatta alla terza votazione: 39 i voti ottenuti. Ne erano sufficienti 35. quattro deputati dell’opposizione hanno votato per lui. Per spaccare la maggioranza di centrodestra, il M5S ha fatto confluire le sue preferenze sulla deputata dell’Udc, Margherita La Rocca Ruvolo (che ha ottenuto 20 voti), ritenuta più affidabile di Micciché dal Movimento fondato da Beppe Grillo , quindi Di Pasquale (scelto dal Partito democratico) che ha ottenuto 7 voti, quattro in meno della componente presente all’Ars. Se tanto mi dà tanto, non è difficile capire chi, dell’opposizione, potrebbe aver dirottato i voti per il nuovo presidente dell’Ars.

Nella foto: il nuovo presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Micciché

Barbara Contrafatto