Alessio Mantineo nega ogni coinvolgimento nell’azione contro l’ex fidanzata Ylenia Grazia Bonavera, che domenica scorsa è stata cosparsa di benzina da un uomo entrato nel suo appartamento di Messina e le ha dato fuoco.

Dunque il ventiduenne conferma la versione dell’ex compagna e smentisce clamorosamente la ricostruzione degli inquirenti che dicono di avere le prove della colpevolezza di Alessio.

“Il mio cliente – afferma Salvatore Silvestro, legale di Mantineo – ha detto di non essere stato lui a dare fuoco alla ragazza, perché Alessio dormiva e non si è recato a casa della giovane”.

Ylenia intanto è ricoverata al Policlinico con ustioni nel 13 per cento. “Il mio assistito – afferma l’avvocato Silvestro – ha riferito di volere bene alla ragazza e che mai avrebbe fatto un gesto del genere contro la giovane”.

La Procura nel frattempo ha depositato nuovi atti ribadendo l’accusa di tentativo di omicidio pluriaggravato  nei confronti  dell’ex fidanzato di Ylenia. Il Gip si è riservato la decisione.

Versioni diametralmente opposte dunque fra quanto ricostruito dagli inquirenti e quanto dichiarato dagli ex fidanzati. “Se uno ti ama non ti può fare questo. Non è stato lui”, dice Ylenia. “L’autore di quel gesto era molto più alto di me, robusto e coi capelli lunghi. Il mio ragazzo è molto più basso e senza capelli. Ero andata a ballare con amici – seguita la ragazza – ero un pochettino ubriaca e quando sono tornata a casa ho sentito bussare alla porta”. Ylenia dice di avere aperto e immediatamente è scattata l’aggressione da parte di “un uomo con una calzamaglia davanti al volto”. Prima di tornare a casa, la donna dice di avere incontrato Alessio che le aveva regalato un po’ di soldi e l’ha baciata. Secondo la sua versione, quattro anni fa qualcuno aveva versato della benzina sotto la porta di casa. “Il gesto, per fortuna, non ha avuto conseguenze”. Adesso questo brutale episodio che Ylenia attribuisce a qualche “amico invidioso” della sua bellezza.

Barbara Contrafatto