Ringrazio i miei concittadini di Belpasso di aver partecipato al dibattito che si è sviluppato su questo sito sulla fiaccolata in ricordo di Giovanni Falcone, di Francesca Morvillo e degli agenti della scorta. Dibattito che in verità avrei voluto meno ideologizzato e meno duro. Onestamente mi sono posto il problema di escludere dal sito degli interventi che a volte mi sono sembrati eccessivi, ma alla fine ho preferito non censurare, anche perché, a mio avviso, non sono stati superati certi limiti. Però è bene che si sappia che preferisco un dialogo – seppur nella diversità delle opinioni – più pacato e più sereno: ne guadagneremmo tutti.

Ringrazio quei cittadini che – con civiltà – hanno dissentito dalla mia decisione di non partecipare alla manifestazione per i motivi che ho esposto in ben tre articoli, e ringrazio quei tanti che mi sono stati vicini.

Ringrazio i ragazzi dell’associazione “La locomotiva” per avermi espresso la loro stima nell’invitarmi come relatore alla conferenza sulla Repubblica e sulla Costituzione organizzata per il 2 giugno, alla quale, purtroppo, per impegni pregressi non potrò partecipare.

Ringrazio i giovani di “Pensiero libero” che – pur nella diversità delle nostre rispettive opinioni – hanno interloquito con il sottoscritto con educazione e rispetto in questi giorni di aspra polemica.

Prendo atto del silenzio assordante della “parte sana” della Società civile di Belpasso, ricordando una bellissima frase di Martin Luther King: “Io non ho paura della cattiveria dei malvagi, ma del silenzio degli onesti”.

Prendo atto dei volgari attacchi personali sferrati attraverso facebook – parte dei quali misteriosamente scomparsi nel giro di un giorno, che mi accusavano di “mania di protagonismo” o di cose del genere – che tale Antonino Recupero ha sferrato nei miei confronti, sol perché ho avuto la “colpa” di dire ciò che pensavo – e di prendere una posizione – su una fiaccolata alla quale avrei volentieri partecipato se questa non fosse stata viziata da situazioni che ho ritenuto gravi. Mediante una fraseologia inqualificabile, una costante mistificazione dei fatti e degli esempi assolutamente pretestuosi, si è tentato di lanciare dei messaggi subdoli con il fine di delegittimarmi di fronte alla pubblica opinione. Messaggi che convergono oggettivamente con i messaggi altrettanto subdoli di chi, da molti anni, a Belpasso, è fortemente infastidito dalla mia costante azione di denuncia contro la mafia e contro l’illegalità. Si tratta di insulti ai quali potrei rispondere con mille argomenti, ma siccome si tratta, appunto, di insulti, non scendo a simili bassezze (né ora, né in futuro), e lascio che questi qualifichino la persona che se ne rende protagonista. La quale è invitata a trarre le dovute conseguenze nei confronti del sottoscritto.

Grazie ancora a tutti.