“Apprendiamo, ormai quasi senza stupore, della ridicola idea del governo regionale di costruire uno o più inceneritori. A quanto sembra, nella zona di Catania e nel cuore della Sicilia, forse a Caltanissetta. Idea ridicole e pure illegittima. Tra l’altro Musumeci si contraddice pure: dice di essere contro i privati, ma alla fine gli inceneritori saranno costruiti e, probabilmente, pure gestiti da privati. Chi beneficerà di tutto questo?”

Lo affermano i deputati regionali del M5S, componenti della commissione Ambiente, Giampiero Trizzino e Stefania Campo. “Chi conosce la materia – dicono – sa che la gestione dei rifiuti deve partire dalle politiche sulla riduzione, sul recupero e sul riciclo, e solo alla fine, per il residuo, si pensa alle discariche o agli inceneritori. Invertire questo percorso non solo è anacronistico, ma è illegittimo perché espone la Regione alle procedure di infrazione europee. Però ci rendiamo conto: certe informazioni non sono arrivate a Palazzo D’Orleans, dove si ragiona di gestione dei rifiuti come negli anni ’80”. 

“Tutte le città che in passato hanno adoperato o continuano ad adoperare la termovalorizzazione per il residuo – affermano i parlamentari siciliani del M5S –  hanno fatto partire il conto alla rovescia per la dismissione degli impianti.  Un termovalorizzatore ha bisogno di combustibile per alimentare i forni, altrimenti non raggiunge il potere calorifero che ne garantisce il funzionamento a regime. In altri termini ha bisogno di materiali come la plastica, il legno e la carta. Tutti materiali che oggi, per disposizioni di direttive, non possono più finire nei forni, perché vi è l’obbligo di recuperarli”.

“Allora – si chiede  Trizzino –   se non possiamo alimentare il termovalorizzatore e se proprio vogliamo costruire mega impianti che superano la portata dell’ambito ottimale, perché concentrarsi su questa tecnologia, quando ormai esistono sistemi innovativi che addirittura senza l’impiego della raccolta differenziata riescono a separare e recuperare le frazioni merceologiche? Perché non concentrarsi ad esempio su altre tecnologie come ArrowBio o il sistema THOR che tra l’altro è stato sviluppato dal CNR (Consiglio nazionale ricerche, ndr)?”.

“Ma anche volendo, per assurdo, accettare l’idea degli inceneritori – conclude Trizzino –  Musumeci non può calarli così dall’alto. Non funziona così. Non si può giocare con le leggi, ci sono delle regole da rispettare.  Se vuole costruire inceneritori al posto delle discariche, deve riscrivere daccapo il piano dei rifiuti, sottoporlo nuovamente al Parlamento e soltanto dopo che tutto l’iter sarà concluso potrà presentare il bando per i termovalorizzatori. Prima di allora qualsiasi altra determinazione è da considerarsi illegittima”.

Redazione