“Pretendiamo che la Regione utilizzi le risorse a disposizione per riattivare i reparti, oggi dismessi, del presidio ospedaliero Santissimo Salvatore di Paternò. Una struttura fondamentale per fornire servizi e cure alla popolazione del territorio”. Lo dice Turi Leonardi, segretario del circolo PD di Paternò. “L’argomento – spiega una nota del Partito democratico paternese – è stato anche al centro dell’incontro del 14 novembre scorso tra il segretario regionale del PD, Anthony Barbargallo, e tutti i segretari dei circoli Dem della Sicilia”. La proposta che è venuta fuori è che la Regione ripristini “in tempi brevissimi” l’ala ovest dell’ospedale Santissimo Salvatore “provvisoriamente dismessi”, che adesso, secondo il Pd, potrebbero essere ristrutturati per far fronte all’emergenza.

“Vogliamo chiarezza sulle somme di un miliardo e trecento milioni che il governo nazionale ha messo a disposizione per la sanità regionale – spiega Leonardi – di cui solo 30 milioni sono stati utilizzati”.

A tal proposito, il segretario regionale del Pd Anthony Barbagallo, deputato al parlamento siciliano, ha depositato all’Assemblea regionale siciliana una interrogazione indirizzata all’assessore alla Salute, Ruggero Razza. 

Nell’interrogazione Barbagallo chiede il “ripristino di posti letto temporaneamente dismessi nel Presidio ospedaliero di Paternò”, spiegando che a causa dell’impegno di più presìdi ospedalieri esclusivamente riservati ai ricoveri COVID (Acireale e Biancavilla), “si registra nel comprensorio un conseguente iper afflusso presso le altre strutture da parte di pazienti che necessitano di continuità delle cure e di prestazioni programmate”.

“A Paternò – scrive Barbagallo – allo stato attuale ci sono solamente 7 posti letto per la chirurgia, 8 per l’ortopedia, e 14 per la medicina”. E però il presidio ospedaliero di questa città – alla luce delle nuove emergenze – “è rimasto il riferimento per un vasto territorio che va da Biancavilla ad Acireale, con grave disagio per i pazienti che giungono a Paternò”, i quali sono obbligati a “sostare al pronto soccorso in attesa di ricevere le cure di cui necessitano in altri presidi della provincia o molto spesso fuori provincia”.

Ecco perché – spiega il segretario Dem – “si rende necessario il potenziamento dei posti letto per i ricoveri ordinari che potrebbe essere garantito grazie al ripristino di posti letto temporaneamente dismessi all’interno di strutture già funzionanti e dotate di personale sufficiente”. 

Barbagallo propone “l’ala ovest del corpo principale dell’ospedale Santissimo Salvatore,  fino a qualche tempo fa occupato dalla medicina e dalla chirurgia per complessivi 40 posti letto”. Si tratta di “locali ‘temporaneamente’ dismessi per rendere possibili i lavori di ristrutturazione e di adeguamento antisismico, non più attuali”. Quindi, seguita il deputato regionale “si potrebbe ripristinarne l’agibilità, recuperando la funzionalità degli spazi e dell’impiantistica, con un modesto intervento al secondo piano, che ospitava la chirurgia, dal quale si potrebbero ricavare in tempi brevissimi 20 posti letto”.

Per questo Barbagallo chiede all’assessore alla Sanità della Sicilia di “provvedere all’immediato avvio dei lavori di ripristino dell’ala ovest al fine di aumentare il numero dei posti letto per le cure dei pazienti non affetti da COVID-19 e dare risposte adeguate al fabbisogno del territorio”.

Nella foto: il presidio ospedaliero Santissimo Salvatore di Paternò (Catania)

Redazione