“Siamo pronti a chiudere tutto perché questa è una guerra: siamo in una realtà in cui vi sono dei comportamenti antigiuridici piuttosto estesi e non ristretti soltanto ad una minoranza”. A dichiararlo è il questore di Caltanissetta, Emanuele Ricifari, parlando di Gela (74 mila abitanti) dove i casi positivi al Covid-19 sono 569, con 31 persone ricoverate. L’allarme è scattato dopo la diffusione di foto del fine settimana del lungomare gremito di gente.

La situazione in Sicilia, anche se ieri si è registrato un calo dei contagi (ma anche dei tamponi), è abbastanza critica. Secondo dati resi noti dalla Uilpa, nel settore penitenziario ci sono 40 lavoratori positivi, mentre i detenuti contagiati dal Covid-19 sono 17.

I contagi si continuano a registrare anche tra i medici: tre di loro e otto infermieri sono risultati positivi al Covid19 nei reparti maxillo facciale e grandi ustioni all’ospedale Civico, facendo salire a 30 i casi tra il personale del nosocomio.

Intanto diventa operativo il percorso attivato alcune settimane fa dalla Regione Siciliana con le università dell’Isola per un concorso regionale che darà la possibilità a specialisti e specializzandi del quarto e quinto anno delle scuole di Anestesia e rianimazione, Terapia intensiva e del dolore, di potere essere inquadrati nel sistema sanitario dell’isola mantenendo contemporaneamente gli standard formativi.

intanto Carabinieri del Noe di Catania e della stazione di Pace del Mela hanno sequestrato, in un centro raccolta di Gualtieri Sicaminò, nel Messinese, 13 cassonetti contenenti rifiuti indifferenziati prelevati al ‘domicilio’ di persone che, a marzo e maggio scorsi, erano a casa perché positivi o in quarantena. Erano lì da 8 mesi nonostante l’obbligo di smaltirli entro 72 ore dalla raccolta per evitare una possibile diffusione del virus. 

Ansa