A Belpasso (Catania) un’altra straziante notizia legata al Covid-19: questo pomeriggio si è spenta all’ospedale San Marco di Catania un’altra persona (la terza della fase 2, dopo le altre tre della fase 1): un uomo di circa 60 anni, intubato da alcuni giorni, con qualche patologia pregressa. Una storia triste, poiché anche la moglie è risultata positiva nei giorni scorsi ed è attualmente ricoverata (anche se non intubata, in quanto non le sono state riscontrate patologie pregresse), mentre diversi componenti della famiglia sono attualmente in isolamento, pur essendo risultati negativi al tampone effettuato da un laboratorio privato. Resteranno in quarantena fino a quando il test dell’Azienda sanitaria provinciale confermerà la negatività. Una storia triste, dato che per tutti questi motivi, non ci sarà nessuno dei familiari più stretti a piangere sulla bara di quest’uomo durante i funerali che si svolgeranno domani.

La notizia non è ancora stata ufficializzata dal sindaco, ma è certa, perché l’abbiamo verificata in serata e ci siamo permessi di darla, omettendo le generalità della persona deceduta per rispetto della riservatezza della famiglia.

Il Covid-19, come dicevamo nei giorni scorsi, a Belpasso comincia a fare paura, anche se il primo cittadino – forse giustamente – cerca di tranquillizzare la popolazione, malgrado i numeri non proprio incoraggianti: a queste ultime tre vittime, vanno aggiunti i 65 contagi riscontrati da agosto ad oggi (14 i casi in più registrati ieri rispetto all’altro ieri), di cui 53 casi attivi, 2 guariti e un ospedalizzato.

“Nel Comune di Belpasso, in città e nelle periferie –scrive il sindaco su Fb – dopo la sanificazione dei locali comunali e delle scuole, abbiamo effettuato anche la sanificazione delle strade. Grazie allo spirito di servizio dei nostri volontari di Protezione Civile e Misericordia, ci siamo concentrati maggiormente nei luoghi solitamente più affollati, come le strade nelle vicinanze di tutte le scuole, le chiese, etc…”

“Data l’evidente impennata di contagi – prosegue Motta – e al fine di scongiurare un secondo lockdown, vi prego di limitare al minimo le uscite di casa e quando è necessario state accorti, con tutti, anche con parenti e amici più stretti. Con loro e con chiunque utilizzate la mascherina e mantenete la distanza di almeno un metro. Fate molta attenzione alle riunioni familiari in casa, preferiamo appuntamenti con pochissime persone. Laddove non vi sono controlli, ovvero nelle nostre case, bisogna essere ancora più diligenti nel rispettare tutte le norme e al minimo dubbio chiamare il proprio medico”.

Questo ieri.

Oggi – quando ancora il primo cittadino non sapeva la notizia del terzo decesso – ha scritto una riflessione che ha voluto condividere con i concittadini, dato che prima del consueto bollettino L’ASP non aveva ancora comunicato l’aggiornamente del decesso.

“Non nego (mi pare ovvio) l’epidemia, né la necessità inderogabile di attenersi a tutte le misure anti-Covid. Ciò che però vedo, sento e leggo nella stragrande maggioranza delle testate giornalistiche nazionali non mi piace affatto, ritengo si ricorra ad un INDISCRIMINATO SENSAZIONALISMO MEDIATICO, il che comporta una sorta di terrorismo psicologico in tutti noi, con una buona dose di ansia, angoscia e confusione”.

“UN ESEMPIO? – seguita il capo dell’Amministrazione – I numeri, quelli veri ed analizzati in maniera scientifica, ci raccontano un’altra storia rispetto ai paragoni tendenziosi sull’ondata di marzo e quella di ottobre. Anche se il numero dei contagi ad OTTOBRE è arrivato a quello di MARZO-APRILE occorre innanzitutto rilevare che il numero di TAMPONI effettuati in questo mese è superiore di quasi 8 volte!”

“Un altro fattore importante – spiega il sindaco – è quello che riguarda la percentuale di MORTALITÀ. A marzo/aprile il tasso era del 14%, attualmente si attesta tra lo 0,65 e l’1%. E che dire del tasso di POSITIVITÀ, ovvero la percentuale di tamponi che risulta positiva rispetto a quelli effettuati. A marzo era del 25%, ora è del 5,4%. Il motivo è semplice: all’epoca si contavano solo i sintomatici, ora anche e soprattutto gli asintomatici. E gli OSPEDALIZZATI? Al 21 marzo erano 17.708, al 14 ottobre in Italia se ne sono contati 5.470”.

“Si potrebbe continuare – afferma Motta – , ma ciò che voglio dire ai miei cari concittadini è certamente di non abbassare MAI la guardia, ma di mantenere calma e lucidità. Se ci atteniamo alle regole con scrupolosità supereremo questa fase di impennata prima del previsto”.

“Infatti – conclude – , a partire dai prossimi giorni il Comune di Belpasso introdurrà rinnovate e più forti misure al fine di limitare contatti e quindi contagi”.

Stasera quest’altra brutta notizia.

Nella foto: i giardini pubblici Nino Martoglio di Belpasso (Catania) in una foto notturna 

Luciano Mirone