“Da tempo assistiamo a scene da Far West a Paternò (Catania), scuole e palme incendiate, continue risse in pieno centro storico proprio davanti al Palazzo di città, un degrado sociale che penalizza tutti, in particolare quelle attività commerciali che hanno deciso di investire a Paternò e faremo in modo di chiedere ulteriori controlli alle autorità competenti”

Il presidente della commissione Difesa della Camera, Gianluca Rizzo (M5S) interviene sul “Caso Paternò” e telefona al Prefetto di Catania Claudio Sammartino per sottoporgli un tema caldo sul quale le autorità competenti avranno molto lavoro da fare, perché nella “città delle arance rosse” la situazione dell’ordine pubblico rischia di degenerare.

“Ho avuto dal Prefetto di Catania – dice Rizzo – ampie rassicurazioni sulla massima attenzione sul controllo del territorio a Paternò da parte delle forze dell’ordine. Il Prefetto, del quale voglio sottolineare la grande disponibilità, ha assicurato che l’attenzione è altissima e che saranno ulteriormente potenziati i controlli per prevenire nuovi episodi di vandalismo e di violenza. A breve, assieme al collega Eugenio Saitta, lo incontrerò per fare il punto sul territorio e anche sulla zona di Caltagirone”

“In questo momento storico difficile, a causa della pandemia da Covid  – afferma il presidente della Commissione Difesa della Camera – è chiesto uno sforzo comune che deve essere compiuto dall’intera comunità paternese.  Lasciare spazio alla criminalità locale preclude la possibilità di vivere in un contesto civile”.

A sollecitare l’intervento di Rizzo e del Parlamento era stato il gruppo M5S di Paternò: “È arrivato – affermano Claudia Flammia e l’ex candidato sindaco Salvo La Delfa – il momento di reagire. Non possiamo più permettere che la nostra città venga invasa dalla delinquenza e dal degrado ma soprattutto non possiamo più permettere frasi di circostanza o passerelle politiche su un tema che riguarda la sicurezza soprattutto dei più giovani.”

Nella foto: il centro storico di Paternò (Catania)

Barbara Contrafatto