Si sono inventati le truffe per il gel falso, per i guanti falsi, ma adesso che le norme anti covid si fanno più stringenti, c’è anche il raggiro per le mascherine false. Se poi pensiamo che il protagonista del raggiro è un palermitano e la vittima un catanese (popoli antagonisti per antonomasia), abbiamo detto tutto. Ma l’intervento dei Carabinieri di Catania della Stazione di piazza Verga che hanno denunciato il palermitano, 27 anni, ritenuto responsabile della truffa, ha messo fine alla fregatura.

Nello scorso luglio – ricostruiscono i militari – il titolare di una farmacia di corso Italia è stato contattato telefonicamente da un sedicente rappresentante di un’azienda siciliana il quale, ad un prezzo ritenuto conveniente, offriva al farmacista una fornitura di mascherine protettive FFP2 K95 al prezzo di 319 euro.

Visto il periodo e concomitante anche la necessità della farmacia di soddisfare i fabbisogni della clientela il titolare, come concordato telefonicamente, il 15 luglio ha emesso un bonifico bancario sull’IBAN comunicatogli dal sedicente rappresentante inviandogliene una copia tramite WhatsApp, ricevendo così assicurazione sulla spedizione della merce per il giorno successivo.

Ben presto, però, le speranze del farmacista sono cominciate ad affievolirsi, malgrado i  numerosi tentativi tramite messaggi che sollecitavano la spedizione della merce pagata, e nonostante le rassicurazioni del suo interlocutore fino a quando, ovviamente, inteso d’essere stato truffato, si è rivolto ai carabinieri.

In effetti poi, gli accertamenti dei militari hanno consentito di accertare che l’utenza telefonica era intestata al padre del sedicente rappresentante, mentre l’IBAN sul quale era stata versata la somma era riconducibile al 27enne.

“Corre l’obbligo – scrivono i Carabinieri – di lanciare un appello a tutti i cittadini e soprattutto, traendo spunto dal caso  in esame,  ai commercianti invitati ad acquistare questa tipologia di prodotto solo attraverso i canali di vendita ufficiali e con rinomata affidabilità, non fidandosi di proposte super convenienti, dietro il quale si celano persone senza scrupoli le quali, approfittando del particolare momento storico, lucrano sulle necessità altrui.

Nella foto: la trattativa fatta attraverso i Social con la quale, secondo i Carabinieri veniva portata avanti la truffa

Angelo Conti