Il sindaco di Belpasso (Catania) Daniele Motta conferma che all’istituto comprensivo della frazione di Piano Tavola, un alunno è affetto da coronavirus (come questo giornale aveva anticipato l’altro ieri sera) e che nella stessa scuola analoga patologia è stata riscontrata in una collaboratrice scolastica. Sono così tre i casi (con l’aggiunta di un’insegnante ammalatasi nei giorni precedenti) che si registrano nell’istituto. Il primo cittadino di Belpasso, oltre a informare la cittadinanza dello stato dei fatti, con un comunicato stampa attacca duramente “il comportamento di alcuni soggetti che, in una situazione del genere, invece che agire e parlare con buon senso, insinuano dubbi, fomentano odio, creando nel contempo allarmismi inopportuni”, facendo “sciacallaggio politico”. “Tante le critiche – si legge nella nota – e, ci dispiace dire anche le minacce, ricevute al riguardo da più parti, opposizioni politiche e genitori”. Quello che segue il comunicato integrale del sindaco: 

“Come già trapelato nelle ultime ore, è risultato positivo al tampone un bambino che frequenta la scuola ‘Giovanni Paolo II di Piano Tavola. Non presenta sintomi rilevanti, sta bene e si trova in isolamento domiciliare con la famiglia, in attesa, anch’essa, di effettuare il tampone. Riscontrata positiva anche una collaboratrice scolastica della medesima scuola, le sue condizioni sono buone e anche lei in isolamento domiciliare”.

L’ASP sta provvedendo ad effettuare le indagini dei contagi come da protocollo, ma è ormai ufficiale che riguardo il caso del bambino l’ASP stessa metterà l’intera classe in quarantena. I genitori dei figli in quarantena, come da prassi, devono contattare il proprio medico di base per il primo approccio, ovvero il triage telefonico. Ed anche l’ASP, riguardo il caso della collaboratrice scolastica, provvederà a “chiudere” le classi ove lei era solita operare.

Eventuali disposizioni più drastiche, come la chiusura dell’intero plesso scolastico, verranno decise solo ed esclusivamente dall’ASP e dal Governo Regionale!

Tante le critiche e, ci dispiace dire anche le minacce, ricevute al riguardo da più parti, opposizioni politiche e genitori, ma noi continuiamo il nostro lavoro di coordinamento e controllo nel pieno rispetto delle regole e norme vigenti dettate dai Governi Nazionale e Regionale. A conoscenza di tutti, infatti, riportiamo alcuni degli stralci della lettera congiunta scritta dagli assessori regionali all’Istruzione, Roberto Lagalla, alla Salute, Ruggero Razza e alle Politiche Sociali, Antonio Scavone inviata ai sindaci dei Comuni Siciliani, attraverso cui INTIMANO I COMUNI A NON CHIUDERE LE SCUOLE, l’alternativa sarebbe un nuovo lockdown:

Ø Gli esponenti del governo Musumeci richiamando “la necessità di uno stabile coordinamento inter-istituzionale, anche in ossequio al principio di leale collaborazione che deve caratterizzare l’agire amministrativo” sottolineano il “necessario coordinamento delle azioni a tutela della salute pubblica di concerto con le Autorità sanitarie competenti, le quali ben potrebbero circoscrivere il fenomeno del contagio attraverso l’adozione delle misure previste dai protocolli sanitari consentendo, dunque, la prosecuzione dell’attività scolastica”.

Ø Gli assessori regionali invitano i sindaci “a comunicare alle Autorità sanitarie eventuali criticità che si dovessero rappresentare presso gli Istituti scolastici, di ogni ordine e grado, che insistono sul territorio comunale, astenendosi dall’emanare ordinanze contingibili e urgenti le quali, adottate senza il necessario conforto dei Dipartimenti di prevenzione competenti, si appalesano per la apoditticità delle decisioni ivi assunte”.

Ø La lettera richiama il decreto legge 19 del 25 marzo 2020, con l’introduzione dell’articolo 3, con il quale “il Governo nazionale ha inteso limitare il potere riconosciuto ai Sindaci di ricorrere allo strumento delle ordinanze contingibili e urgenti per far fronte all’emergenza con misure divergenti da quelle legislativamente imposte”.

Il Comune rimane in strettissimo contatto con l’ASP nonchè la dirigenza scolastica e ulteriori notizie rilevanti verranno veicolate tempestivamente.

Il sindaco Daniele Motta: “Da genitore prima che da sindaco, capisco e condivido la legittima preoccupazione dei genitori in una situazione così delicata tra poche certezze e tanti dubbi. Ciò che non capisco e non condivido è il comportamento di alcuni soggetti che, in una situazione del genere, invece che agire e parlare con buon senso, insinuano dubbi, fomentano odio, creando nel contempo allarmismi inopportuni…questo si chiama ‘sciacallaggio politico’, non lo accetto ma vado avanti. In una situazione così complicata dovremmo andare tutti verso la stessa direzione, il bene comune, il contenimento del virus e il superamento di questa emergenza”.

Redazione