Covid-19. Preoccupa la situazione in Sicilia, ma il sito del governo regionale non se ne accorge e non fornisce i dati. Persino i giornali nazionali parlano dell’impennata dei nuovi casi, ma nell’isola la politica governativa sembra preoccupata di altro e l’opposizione la incalza sui dati.  

La verità – scrive il quotidiano online fanpage.it – è che la Sicilia ha raggiunto un indice Rt 1.62 (vale a dire il numero medio di persone che ciascun malato può contagiare in un dato istante dell’epidemia e quindi la capacità di trasmissione del virus) e fa registrare l’indice di contagio più alto d’Italia. Sull’isola – scrive ieri fanpage.it – sono 30 i nuovi casi registrati nelle ultime 24 ore, portando così il totale a 3.369 dall’inizio dell’emergenza: complici una serie di piccoli focolai scoppiati soprattutto nell’ultimo mese”.

“Ma a cosa sarebbe dovuta questa situazione?”, si chiede Fanpage. “Perché l’indice Rt è schizzato ben sopra la soglia di guardia di 1, superando anche Lombardia e Veneto, che erano state finora le regioni più colpite dall’epidemia?”. A preoccupare infatti – secondo Fanpage – sarebbe soprattutto la movida: degli ultimi casi positivi, molti sono giovanissimi.

“La provincia più a rischio è proprio quella etnea, che in questi giorni è stata presa d’assalto dai turisti per l’esodo estivo”, scrive Fanpage, “ma gli occhi sono puntati anche sul Ragusano”.

Il governatore Musumeci fa un appello al governo nazionale parlando di “grave emergenza” negli hot spot che ospitano i migranti, ma viene accusato dal M5S di non dare i numeri esatti dei contagiati dall’inizio della pandemia.

In un comunicato di oggi, il gruppo di parlamentari pentastellati che alla Regione Sicilia si occupa di Sanità (il capogruppo Giorgio Pasqua e i deputati Francesco Cappello, Antonio De Luca e Salvatore Siragusa) scrive: “I Siciliani sono ancora in attesa di conoscere come in un solo giorno di giugno 2020 il numero dei contagiati (come riportato da open data Sicilia e da fonti giornalistiche), sia potuto passare da 805 positivi a 150. Dati trasmessi puntualmente ed erroneamente, dalla Regione siciliana, all’ISS e al Ministero della salute. Non si comprende con quale faccia Musumeci, continui a tuonare contro il governo nazionale”.

“Il Dasoe (Dipartimento per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico) in Sicilia – dichiarano i deputati siciliani del M5S – ha dimostrato, durante la fase dell’emergenza Covid, di non essere capace di fare semplici operazioni aritmetiche come l’addizione e la sottrazione, eppure non abbiamo sentito una sola parola da parte di Musumeci contro i vertici del Dasoe, né abbiamo assistito alle dimissioni dei propri vertici”.
“Ancora una volta – sottolineano i deputati Ars – il governatore con le proprie dichiarazioni dimostra tutta la propria abilità nel gioco del rimpallo delle proprie responsabilità. No, non siamo su scherzi a parte, siamo in Sicilia e siamo governati da uno che non sa usare nemmeno il pallottoliere”.

Luciano Mirone