Là dove le ruspe, qualche decennio fa, spianarono un costone lavico nel quale nei millenni la natura aveva formato una bellissima macchia mediterranea piena di querce, di ulivi, di ginestre, di lecci e di tante altre specie di flora etnea, oggi, oltre venti associazioni di Belpasso (Catania), fra cui questo giornale, vogliono intervenire affinché “la natura si riprenda lo spazio che l’uomo le ha sottratto”. Dando intanto il nome a  questo spazio abbandonato, Bosco Sciaraviva, e proponendo questo progetto al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, al Comune e alla Sovrintendenza ai Beni culturali di Catania, che si sono detti disposti a collaborare.

Un’idea partita “dal basso”, che viaggia parallelamente a quella del Parco delle Torrette che le stesse associazioni belpassesi stanno cercando di portare avanti in uno spazio poco lontano, considerato “a rischio cementificazione” in quanto definito “zona d’espansione” dal Piano regolatore generale.

“L’idea e il progetto del Bosco Sciaraviva – scrivono i proponenti – nascono in seno a quelle associazioni e cittadini che lavorano, da anni, sulla sensibilizzazione di quegli aspetti legati alla tutela dell’ambiente e del paesaggio e al recupero e alla valorizzazione di un patrimonio storico-culturale quasi scomparso”.

“Parliamo – si legge nella nota – di una superficie corrispondente a quella porzione di colata lavica del 1669, che nei decenni scorsi ha subito lavori di frantumazione meccanica delle rocce, situata tra il Parco delle Torrette e il Santuario della Madonna della Roccia, e attraversata dal Sentiero CAI 786”.

“Vogliamo rendere il giusto valore ed esaltare la bellezza – affermano gli organizzatori – di quel corridoio storico-ambientale che si sviluppa lungo il lato est del centro urbano di Belpasso, contribuendo, tra l’altro, alla tutela della biodiversità e all’assorbimento della CO2”.

“L’Amministrazione Comunale – viene spiegato nel comunicato – ha accettato la nostra proposta e stiamo ripartendo con il progetto, interrotto a causa dell’emergenza Covid-19. Anche le scuole hanno aderito e saranno parte di questa avventura, che diventerà un punto di riferimento per tutti coloro che ritengono fondamentale per il benessere collettivo un rapporto rinnovato con l’ambiente”.

Queste le associazioni proponenti:

Sciarablog Quattro, CAI Belpasso, AGESCI Gruppo Belpasso 1, Agesci Belpasso 2, Pro Loco Belpasso, Fondazione Carri di Santa Lucia, Arci Futuro Belpasso, Associazione Contrada Gattaino, VivereVerde, Lennon Club, L’Informazione, Presidio Partecipativo del Patto di Fiume Simeto, Fabula Sicula, ASD Donkey Riders, Misericordia di Belpasso, Impegno Civico, BCsicilia, Italia Nostra, Comune Di Belpasso, Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Catania, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

Nella foto: lo spazio che le ruspe alla sottratto alla natura. Adesso oltre 20 associazioni di belpasso (Catania) vogliono farne un bosco

Redazione