Una storia minima. Tredici piccoli esemplari di rondine sono stati abbattuti senza pietà in un condominio di Acireale (Catania), perché evidentemente davano fastidio a qualcuno: magari per gli escrementi lasciati sul pavimento, o per il cinguettio, o perché portano allegria, e questo in una società perennemente incazzata non sta bene, o solo perché esistono. E così il tizio che li ha uccisi ha deciso per tutti: un colpo di scopa, di bastone o di chissà cosa, ed ecco che finalmente l’uomo ha messo ancora una volta sotto scacco la natura, “rea” di creargli “problemi”.

Un giorno le rondini, un altro i passeri che mangiano le granaglie seminate dall’uomo, poi gli alberi che stanno sempre fra i piedi quando si deve costruire un bel condominio a dieci piani, e poi le spiagge e poi il mare se si deve realizzare un mega resort con centri commerciali, e poi i fiumi se ci devo fare un’industria inquinante, e poi la campagna se devo edificare un ipermercato, e poi e poi e poi… fino all’effetto serra, al buco dell’ozono, allo scioglimento dei ghiacciai, al surriscaldamento della terra, al rischio di estinzione del genere umano.

Direte: ma cosa c’entra la distruzione di sei nidi di rondine con l’estinzione del genere umano? Niente se decontestualizziamo il fatto. Tutto se riteniamo che un episodio del genere, tutto sommato, sia normale, se pensiamo che possa entrare di diritto nella nostra cultura, che pone al centro dell’universo l’uomo con le sue aberrazioni e le sue idiozie, e non la natura, che l’uomo ha sempre cercato – per appagare i suoi bisogni, la fame, il freddo soprattutto – di piegare alla sua volontà, ma con la quale, in altre epoche, viveva un rapporto di armonia e di simbiosi. Un tempo i poeti scrivevano le loro poesie ispirandosi alle rondini.

Il discorso porterebbe lontano e quindi è meglio fermarci qui, e raccontare questa storia minima accaduta ad Acireale, che l’associazione Pro Natura, per mezzo del suo vice presidente Gianni Samperi, ci ha fatto conoscere e, secondo quanto ci dice, farà conoscere alla magistratura attraverso un esposto firmato anche da Legambiente, Lipu, Ente fauna siciliana, Aiab, Aras, D.uguali onlus, con il WWF che sarà contattato in giornata.

“Le associazioni firmatarie – si legge nel documento inoltrato intanto all’amministratore del condominio, che per ragioni di privacy non riteniamo di citare – hanno avuto modo di apprendere, documentare e denunciare ai competenti organi di polizia ambientale che, in data 25 maggio u.s., alle ore 08.30 circa…  un uomo (era presente una donna che ha dichiarato di essere la figlia) ha operato la distruzione di circa 6 nidi di rondine che si trovavano nella corsia garage”.

Le associazioni firmatarie parlano tecnicamente di “violazione dell’art. 3 della legge 11 febbraio 1992, n. 157 e delle norme attuative in materia di fauna selvatica di cui alla Legge Regionale 1 settembre 1997, n. 33 Norme per la protezione, la tutela e l’incremento della fauna selvatica e per la regolamentazione del prelievo venatorio. Disposizioni per il settore agricolo e forestale della Regione Sicilia”.

“L’atto – scrivono i sodalizi – ha comportato la morte di 13 pulli di rondini che stavano per essere rimossi quale rifiuto ordinario. Solo il tempestivo intervento di alcuni volontari ha impedito che alla stessa sorte fossero destinati ulteriori 11 pulli che sono stati ricollocati nei siti dei nidi distrutti previa ricostruzione con mezzi di fortuna. Nonostante tale intervento, due pulli sono deceduti. Il comportamento del soggetto indicato sarà appurato e sanzionato dagli organi di polizia. La S.V… (dovrebbe, ndr.) conoscere le disposizioni normative afferenti, fra l’altro, la tutela della fauna selvatica”.

“Per quanto precede e, soprattutto, per scongiurare che analoghi episodi possano ripetersi, si invita la S.V. a voler prendere parte ad un incontro con i rappresentanti delle associazioni firmatarie che si terra il 29.05 p.v. alle ore 12.30 presso i locali del condominio citato”.

 La persona che ci ha segnalato la vicenda, Gianni Samperi, è un amante della natura, produce miele e ha un rapporto straordinario con gli animali. Lo abbiamo contattato telefonicamente: “Quello che è successo ad Acireale – dice – non è da paese civile. Tredici rondinini sono stati uccisi senza pietà e buttati come se fossero spazzatura. Ci rendiamo conto? C’è ancora molto percorso educativo da fare. Le popolazioni di rondoni, rondini e balestrucci sono i veri limitatori di insetti nocivi come zanzare flebotomi ,mosche ecc., ma sono in declino. Fortunatamente un gruppo di volontari ha ripristinato alcuni nidi distrutti e rimesso i pulli ancora vivi al loro posto, che adesso vengono nuovamente nutriti dai genitori nonostante il trauma”.

Luciano Mirone