L’alcool puro della Distilleria Russo di Santa Venerina sarà utilizzato per la preparazione di una soluzione disinfettante secondo le linee guida dell’OMS (Organizzazione  Mondiale della Sanità). Ciò sarà reso possibile grazie ad un accordo siglato tra la distilleria, la Protezione Civile Regionale e l’Università di Catania e, nello specifico, il Dipartimento di Scienze Chimiche ed il Dipartimento di Scienze del Farmaco.

Un particolare della distilleria Russo di Santa Venerina (Catania), oggi convertita alla produzione di una soluzione disinfettante. Sopra: i titolari dell’azienda

L’azienda, che quest’anno ha tagliato il traguardo dei 150 di attività, si è messa  subito a disposizione, riconvertendosi,  per dare un contributo concreto all’emergenza nazionale causata dalla pandemia da virus Covid-19.

Componente essenziale della soluzione è l’alcool etilico che agisce direttamente sul virus e che è contenuto in una percentuale dell’83%, la restante parte è composta da acqua ossigenata (un forte ossidante, necessario a sanificare i contenitori in cui si mette il preparato e a proteggere la sterilità della soluzione) e glicerina che evita la disidratazione della pelle conseguente all’azione dell’alcool etilico.

L’Università di Catania sta producendo, dunque, una soluzione alcolica disinfettante per conto del Dipartimento della Protezione civile della Presidenza della Regione Siciliana, come previsto dall’accordo di collaborazione sottoscritto dal Rettore Francesco Priolo e dal dirigente del Dipartimento regionale di Protezione civile, Calogero Foti.

La soluzione igienizzante viene attualmente distribuita dalla Protezione Civile e dai due Dipartimenti a Forze dell’ordine, Tribunali, Preture, Carceri, Prefetture, Polizia, Croce Rossa, Vigili del Fuoco nonché a diversi Comuni e strutture sanitarie.

I due dipartimenti stanno mettendo a disposizione tutta la propria competenza e il proprio tempo per una causa di elevato valore sociale in un momento in cui l’Università vuol mostrare la propria vicinanza a tutta la popolazione e, in particolare, alle strutture sanitarie pubbliche e private. “Questo compito – evidenzia il direttore del Dipartimento di Scienze del Farmaco,  Rosario Pignatello –  fa parte della missione del Dipartimento che svolge non solamente attività formative in campo farmaceutico e della salute ma che vuole considerarsi, costantemente, al servizio del territorio per ogni forma di supporto e assistenza al sistema sanitario locale”.

I tecnici dell’Università di Catania al lavoro

“L’Università è parte fondamentale della società civile  – aggiunge il direttore del Dipartimento di Scienze Chimiche Roberto Purrello  – ed insieme ad altri ‘pezzi’ dello Stato (Agenzia delle Dogane, Agenzia delle Entrate, Protezione Civile ed altro) abbiamo realizzato un sistema ‘fluido’, segno che la collaborazione fra tutte le parti dello Stato non solo è possibile e realizzabile ma ci rende più forti, più comunità, più umani. Questa capacità di far rete dovrebbe essere fondamento imprescindibile della nostra società”.

“L’emergenza sanitaria determinata dalla diffusione del Coronavirus – dichiara Alessandro Russo, titolare della Distilleria – ha coinvolto la nostra Distilleria in un progetto importante. L’iniziativa, che abbiamo accolto con senso civico e responsabilità sociale, è stata possibile grazie alla collaborazione della Dogana di Catania che, eliminando l’accisa sull’alcool fornito all’Università, ha prontamente risposto all’esigenza del nostro territorio attivandosi con solerzia e disponibilità uniche”.

“Ringraziamo anche tutti i nostri dipendenti, ragazzi formidabili che con passione e spirito di squadra si sono impegnati in queste importanti e dure giornate di lavoro. – Aggiunge Anna Russo, responsabile commerciale della Distilleria – Da parte nostra, di tutta la famiglia Russo, la possibilità di dare un contributo per l’emergenza è stata vissuta come motivo di responsabilità civile ma anche di orgoglio!”.

Rosalba Mazza