Ha scelto di rispondere in aula Carmelo Petralia, ex pm del pool che indagò sulla strage di via D’Amelio, citata al processo, in corso a Caltanissetta, sul depistaggio delle indagini sull’attentato che vede imputati di calunnia aggravata Fabrizio Mattei, Mario Bo e Michele Ribaudo, i funzionari di polizia che facevano parte del pool di investigatori che condusse l’inchiesta. Petralia, che non ha dato il consenso alle riprese, si sarebbe potuto avvalere della facoltà di non rispondere in quanto indagato di calunnia aggravata insieme alla collega Anna Palma, nel procedimento connesso a quello nisseno, aperto a Messina. Petralia è attualmente procuratore aggiunto a Catania, Palma è avvocato generale a Palermo. Nei mesi scorsi i pm di Messina, che per legge hanno la competenza sulle indagini a carico dei colleghi catanesi hanno scoperto una serie di bobine, mai analizzate prima, con le registrazioni delle intercettazioni di telefonate tra il falso pentito Vincenzo alcuni investigatori dell’epoca e i due pm.

Ansa