Riempiva di botte la nonna, la faceva dormire perfino nel balcone, fino al tentativo di strangolarla, per spillarle 600 Euro al mese allo scopo di soddisfare i suoi vizi personali. E’ successo a Catania, dove i Carabinieri della Stazione di Piazza Dante hanno arrestato un 25enne, abitante nel popoloso quartiere di Librino, per i continui maltrattamenti riservati alla nonna ottantenne.

Il giovane, nello scorso mese di agosto, era già incappato nelle maglie della giustizia e stava scontando nella casa della nonna gli arresti domiciliari con obbligo del braccialetto elettronico. Si potrebbe pensare ad un suo comportamento incline alla riconoscenza nei confronti dell’anziana, vitto e alloggio assicurati, ma … no, non è questo il caso!

L’uomo aveva scambiato la propria nonna con uno sportello bancomat, ma evidentemente 600 euro al mese non bastavano, e quindi … botte su botte! La nonnina dormiva da tre mesi sul balcone perché temeva per la sua vita, usciva di casa per non essere picchiata ma nonostante ciò, alla prima occasione, veniva presa a calci e pugni, trascinata dall’esigente nipote il quale, quando a fronte delle proprie richieste, provvedeva a strappare una “misera” banconota da cinque euro, non ritenuta sufficiente per il proprio tornaconto.

La donna così veniva accolta in casa dalla figlia che quotidianamente, proprio per non lasciarla con il nipote, veniva a prenderla chiedendole di restarci, ma la nonnina per la quale il richiamo della propria abitazione era troppo forte, vi rientrava ogni volta pur consapevole di ciò che l’aspettava.

Qualche giorno fa però, appena riaccompagnata dalla figlia, entrava in casa e subito il diniego alla consegna di soldi, che tra l’altro non esistevano, veniva presa a calci da parte del nipote subendo anche un tentativo di strangolamento sul suo letto.

Per sua fortuna la vecchietta, riusciva a fuggire e ad avvisare la figlia, che allertava i Carabinieri. Questi , immediatamente giunti sul posto, trovavano la povera donna dolorante a terra in strada mentre il nipote, in casa, era in chiaro stato di alterazione psicofisica. Era troppo per la figlia che denunciava il nipote per l’ennesima violenza.L’arrestato è stato associato al carcere catanese di Piazza Lanza dove permane così come disposto dal giudice in sede di convalida.

Barbara Contrafatto