Si prospetta un Consiglio comunale “vivace” domani, giovedì 11 aprile 2019, alle 20 a Belpasso (Ct), non solo per l’esito che ne conseguirà, quanto per l’argomento – il Parco delle Torrette – che sta calamitando l’attenzione di circa venti associazioni che si battono per preservare dalle speculazioni edilizie un luogo bellissimo in contrada Gattaino, situato a ridosso del centro abitato, pieno di vigneti e di alberi da frutto, di torrette, di terrazzamenti, di muretti a secco, di testimonianze laviche dell’era preistorica e addirittura di una Regia trazzera. Per tutelare e valorizzare questo posto, le associazioni stanno organizzando, per il prossimo 1 giugno, una giornata di festa e di riflessione con tante iniziative in fase di elaborazione.

Una torretta di contrada Gattaino. Sopra: l’Aula consiliare del municipio di Belpasso

Un evento che parte “da basso”, per il quale l’Amministrazione municipale – tramite l’assessore comunale Salvo Pappalardo – ha proposto il patrocinio, con risposta positiva da parte degli organizzatori. Un modo per “collaborare costruttivamente e serenamente”,  è stato detto, anche perché il tema è “caldo”, specie se ci sono di mezzo parole come cemento, lottizzazioni, Piano regolatore, con l’aggiunta del termine “variante”, usato recentemente dal M5S attraverso una mozione. Ecco allora che in questo caso l’esito potrebbe risultare imprevedibile, con relativo surriscaldamento del clima.

Non foss’altro perché i terreni interessati sono stati definiti “zona C” (di espansione) dal Piano regolatore generale (Prg) approvato nel 1993, scaduto da ben ventisei anni e non ancora aggiornato, malgrado le sbandierate promesse fatte a destra e a manca dallo scorso sindaco e confermate in campagna elettorale dall’attuale. Basta leggere alcuni articoli sull’argomento scritti da L’Informazione , e la stessa mozione dei 5S, per capire di cosa stiamo parlando.

La mobilitazione delle associazioni in contrada Gattaino per salvare questo polmone verde dalla speculazione edilizia

Adesso, dopo sei mesi dalla richiesta di un Consiglio comunale “aperto”, presentata al Comune dall’associazione Contrada Gattaino (e fatta propria dagli altri sodalizi), quando sembrava che il momento solenne fosse arrivato, ecco che dal municipio arriva la sorpresa: non la seduta allargata al contributo dei cittadini, ma una riunione ordinaria, in cui il civico consesso è chiamato a decidere “se” concedere il tanto agognato Consiglio “aperto”. In pratica, solo una tappa interlocutoria del sospirato dibattito fra cittadini e istituzioni.

E diciamo che un’accelerazione all’iter l’ha data la mozione pentastellata, che, come detto, ha proposto la variante al Prg – una trasformazione da zona C a zona F-Parco, che certamente non farà piacere ai proprietari delle aree – su cui i consiglieri comunali saranno chiamati ad esprimersi. Ecco perché – è stato detto nel corso degli incontri fra associazioni – “è fondamentale essere in tanti giovedì sera in Consiglio comunale”.

La superficie delle torrette già spianata, in contrada Gattaino, che prepara la colata di cemento. Qui, secondo il progetto, sorgeranno delle palazzine a schiera e un insediamento commerciale

 

Ma vediamo in sintesi la proposta formulata nello scorso ottobre dall’associazione Contrada Gattaino (letta sei mesi fa, nel corso di una seduta consiliare, dalla consigliera ci maggioranza Patrizia Vinci), e la mozione presentata recentemente dal Movimento 5 Stelle.

Nella lettera – indirizzata al presidente del Consiglio comunale, agli assessori e ai consiglieri – si chiede “di fare chiarezza sul destino e sul futuro incerto del Parco delle Torrette”, sollecitando tali organi a promuovere “al più presto” un Consiglio comunale ‘aperto’ agli interventi dei cittadini per discutere sulla “concessione edilizia di un centro commerciale e di un complesso di edifici per abitazioni civili che riteniamo superflui per lo sviluppo urbano dell’area”, soprattutto sul piano “socio- economico”. Il riferimento è a un piano di lottizzazione approvato nel 2010 su buona parte dei terreni individuati per il parco, su cui mai nessun amministratore ha mai pensato di informare i cittadini.

Il dibattito in Consiglio – secondo l’associazione proponente – è un modo per potere “finalmente chiarire la posizione degli organi comunali e le prospettive di realizzazione del Parco delle Torrette, individuando finalmente l’area destinata a questo fine”. Una richiesta mirata a conoscere “lo status del progetto e di tutte le attività confinanti che possano minare la sua realizzazione”.

In poche parole, l’associazione chiede anche “la perimetrazione e l’impatto che avrà su di esso la concessione edilizia” di cui sopra.

“L’associazione – si legge ancora nel documento – negli anni passati ha fatto… numerose richieste di incontri con l’Amministrazione… Fino ad oggi non ha ricevuto una chiara ed ufficiale posizione sull’area interessata… e sulla salvaguardia ambientale delle storiche torrette che ancora resistono all’usura del tempo e agli interessi edilizi su questa area”.

Il punto in cui la Regia trazzera e un muretto a secco vengono sepolti dai detriti trasportati da qualcuno rimasto ignoto

Di uguale tenore la recente mozione del consigliere pentastellato Damiano Caserta, il quale ha impegnato “la Giunta municipale ad avviare tutte le iniziative, in particolare nei confronti dell’Ufficio tecnico, per predisporre la proposta di variante al Piano regolatore generale vigente, in modo che venga approvata nel corso di una seduta di Consiglio comunale aperta nel termine che appare congruo di 60 giorni”. In poche parole, entro due mesi, il civico consesso dovrebbe esprimersi – in seduta aperta – sulla proposta di variante.

Il M5S, a tal proposito, richiama l’articolo 5 delle norme attuative del Prg, le quali prevedono che “ogni cambiamento alla destinazione d’uso dei suoli e dei fabbricati rispetto alle tavole grafiche necessita di autorizzazione della variante espressa con delibera del Consiglio comunale”.

Belpasso. Villa Gattaino. Il palmento

 

Una proposta – secondo chi l’ha redatta – che dovrebbe velocizzare la procedura di trasformazione delle aree interessate, ad esclusione – almeno fino alla conclusione del contenzioso attualmente in corso al Tar di Catania fra la ditta appaltante e il Comune di Belpasso – di quella porzione destinata alla lottizzazione del 2010.

Il M5S chiede ancora all’Amministrazione di “rivedere i confini del Parco delle Torrette di contrada Gattaino… sulla base di uno schema di riperimetrazione ideato dalle associazioni… per farne oggetto della variante al Prg e cambiare la relativa destinazione d’uso da zona C a zona F-Parco”. Insomma, molta carne sul fuoco rovente della politica. Alla quale adesso tocca dare una risposta, specie ora che si è impegnata a patrocinare la manifestazione dell’1 giugno.

Luciano Mirone