Il M5S di Belpasso attacca il sindaco Daniele Motta e lo incalza sulla mancata risposta del primo cittadino ad una interrogazione presentata dal movimento in merito ai “rimborsi indebiti” che sarebbero stati percepiti dall’attuale assessore ai Lavori pubblici Davide Guglielmino e dall’ex assessore Salvo Distefano (quest’ultimo negli anni della Giunta presieduta dall’ex sindaco Carlo Caputo).  

“Abbondantemente superato – si legge del comunicato diffuso dal movimento – il termine di 30 giorni entro i quali il sindaco avrebbe dovuto rispondere per iscritto alla interrogazione presentata dal M5S di Belpasso in Consiglio lo scorso 7 febbraio sulla questione dei rimborsi indebitamente percepiti da un assessore e da un ex assessore”.

Il regolamento del Consiglio comunale, precisa il movimento di Di Maio, stabilisce all’art. 29 comma 2, che “il sindaco è tenuto a rispondere entro i 30 giorni successivi” alle interrogazioni dei consiglieri comunali.

Sulla scorta di tutto ciò, i pentastellati invitano il Presidente del Consiglio comunale, “in cui riponiamo piena fiducia e che è l’autorità massima del consesso civico, a mantenere intatte le prerogative dei Consiglieri comunali, e a far capire ai componenti della Giunta che le regole sono fatte per essere applicate, non per essere interpretate o per essere trascurate”.

Su questo argomento, dopo l’interrogazione del M5S, questo giornale si è soffermato con alcuni articoli. Per comprendere meglio la vicenda, ha contattato il sindaco e l’assessore Guglielmino, i quali, dopo una prima disponibilità a rilasciare un’intervista, hanno ritenuto di fare marcia indietro su un caso che l’opinione pubblica vorrebbe comprendere in tutte le sue sfaccettature. Il sindaco – in quell’occasione – ha dichiarato che avrebbe risposto per iscritto all’interrogazione dei pentastellati. E’passato oltre un mese è ancora il fatto è circondato dal silenzio. In compenso – secondo l’interrogazione dei 5S – la Guardia di finanza ha fatto un’ispezione al Comune e pochi giorni dopo – secondo quanto ha scritto il primo cittadino in un post – i due amministratori avrebbero restituito le somme “indebitamente” (secondo il termine utilizzato dai pentastellati) percepite.

Luciano Mirone