La Guardia di Finanza controlla gli atti del Comune di Belpasso e il Movimento 5 Stelle chiede al sindaco Daniele Motta “di revocare l’incarico” all’assessore Davide Guglielmino (Lavori pubblici, Viabilità, Protezione civile, Informatizzazione, e Tributi) per aver percepito, a parere dei 5S, dei “rimborsi previdenziali non dovuti”.

Che i due momenti (controllo ispettivo della Gdf e interrogazione dei Cinque stelle) siano collegati lo dimostrerebbe un terzo step: “L’intimazione” da parte degli “uffici comunali all’assessore Guglielmino di restituire i soldi percepiti a titolo di rimborsi previdenziali”, in quanto, a parere del M5S, “l’attività professionale (di Guglielmino, ndr.)non era mai cessata negli anni oggetto del rimborso”.

Sull’argomento il consigliere comunale Damiano Caserta ha posto una interrogazione consiliare chiedendo espressamente al sindaco di revocare l’incarico al suo collaboratore: “Non è opportuno – si legge nel comunicato – che mentre un assessore è costretto a restituire delle somme (secondo gli uffici indebite), lo stesso mantenga il suo incarico e il suo emolumento”.

L’assessore – seguita la nota – ha risposto in Consiglio dicendo “di non aver chiesto lui i soldi”. E qui il movimento di Di Maio solleva una eccezione: “Potrebbe sembrare, quasi, che gli uffici abbiano agito senza che l’assessore ne sapesse nulla”. È possibile tutto questo?, si chiede ancora. In ogni caso, come si apprende dalla nota, Davide Guglielmino ha dichiarato che restituirà i soldi “attraverso una rateizzazione oppure in un’unica soluzione”.

Dopodiché l’assessore Guglielmino – stando sempre al comunicato diffuso dai Cinque Stelle – dichiara di “aver operato in trasparenza”. Ma “che vuol dire agire in trasparenza?”, ribatte ancora il consigliere Caserta. “Se non ci fossimo attivati noi del M5S – dice ancora il consigliere dell’opposizione – , attraverso un accesso gli atti, i cittadini ne sarebbero rimasti all’oscuro”.

Dalle carte consultate si deducono inoltre tre circostanze: 1) che l’origine dei fatti – stando alla nota del movimento pentastellato – avrebbe avuto origine nella scorsa legislatura, quando sindaco di Belpasso era Carlo Caputo; 2) che in questa vicenda sembra coinvolto un altro assessore di quella giunta, ovvero Salvatore Distefano (che oggi non ricopre quell’incarico); 3) che “la nota con cui gli uffici chiedono all’assessore di operare questa restituzione è del 18 gennaio scorso, senza alcun comunicato che dia merito di questa presunta trasparenza”.

Visti i fatti in questione, i 5 Stelle chiedono al Sindaco “di spiegare come mai abbia richiesto un parere alla Corte dei Conti ‘dopo’ l’avvenuta liquidazione dei rimborsi, non ‘prima”.

In che senso? “Chi vuole capire come agire, dovrebbe chiedere il parere prima che l’azione sia compiuta, non dopo”.

Il sindaco Daniele Motta – che stamattina abbiamo cercato di rintracciare senza risultato, come abbiamo cercato di fare con l’assessore Guglielmino – ha dichiarato in Consiglio che darà una risposta scritta nei prossimi giorni.

Nella foto: il municipio di Belpasso

Luciano Mirone