Si allarga il numero degli indagati nell’inchiesta della Procura di Caltanissetta che ha portato all’arresto dell’ex presidente di Sicindustria Antonello Montante e di altre cinque persone. Un avviso di garanzia, per concorso in corruzione, è stato notificato al vice questore aggiunto Vincenzo Savastano, in servizio all’ufficio della polizia di frontiera dell’aeroporto di Fiumicino. Per favoreggiamento sono invece indagate due strette collaboratrici di Montante, Carmela Giardina e Rosetta Cangelosi. Secondo gli inquirenti avrebbero aiutato l’imprenditore a distruggere alcuni documenti del suo archivio segreto, custoditi dentro una ventina di pen drive, poi nascoste in uno zaino lanciato dal balcone poco prima dell’arresto. Gli investigatori hanno recuperato anche questo materiale. Sale così a 25 il numero degli indagati dell’inchiesta, anche se i magistrati stanno valutando in questo momento la posizione di altre persone.

Intanto la Cisal di Palermo prende posizione sul caso Montante: “Nella zona imbarchi internazionali dell’aeroporto di Palermo, probabilmente a seguito di un accordo commerciale, è esposta, in una vetrina, una bicicletta dell’azienda di Antonello Montante, al centro di una inchiesta che in questi ultimi giorni ha scosso profondamente l’opinione pubblica siciliana e italiana. Una scelta che, alla luce degli ultimi fatti, risulta a mio avviso quantomeno inopportuna: la Gesap, società che gestisce lo scalo, la tolga immediatamente”. A dirlo è il segretario generale della Cisal Palermo Gianluca Colombino. “La giustizia farà il suo corso – continua Colombino – ma le cronache giornalistiche ci raccontano uno spaccato che è, almeno moralmente, da subito discutibile e il fatto che quella bicicletta sia esposta in un aeroporto intitolato a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino esige a nostro avviso provvedimenti immediati”.

Ansa