La provincia è bella perché è uno specchio dei vizi e delle virtù italiche. Tutti abbiamo un paese da raccontare, coi suoi personaggi, le sue passioni, i suoi aneddoti, le sue bizzarrie. In questo caso a raccontarci su facebook un pezzo del nostro Belpaese è Carmelo Paladino di Belpasso (Catania), accompagnato dalla miriade di commenti seguiti al suo post. Ecco cosa scrive Carmelo, ignaro del vespaio che avrebbe provocato: “È capitato a qualcun altro di far parte del gruppo ‘raccolta differenziata’ che tutto d’un tratto diventa ‘carlo caputo sindaco’?”.

Cosa è successo? Esattamente quel che avete capito. Che il sindaco di Belpasso, qualche anno fa, istituisce un gruppo facebook denominato “Raccolta differenziata” (al quale aderiscono quasi mille persone che dibattono, appoggiano o criticano l’operato di una Amministrazione che di questo argomento ha fatto il fiore all’occhiello), ma  improvvisamente, senza dare spiegazioni, cambia la denominazione in “Carlo Caputo Sindaco”.

Un’illustrazione del riciclaggio di rifiuti. Sopra: quadro di Bruno Caruso

Quindi per cercare di comprendere la situazione siamo entrati nella pagina “Carlo Caputo Sindaco”, e in realtà abbiamo letto che “l’amministratore Carlo Caputo ha modificato il nome del gruppo ‘raccolta differenziata’ in ‘carlo caputo sindaco”. E ancora: “Il gruppo è stato archiviato” ad opera di “un amministratore” in data 18 settembre 2017. Morale della favola: “Non puoi creare post, mettere ‘Mi piace’, commentare o aggiungere altri membri, ma puoi comunque visualizzare tutti i post”.

E allora? Allora tre cose colpiscono di questa vicenda: la trasformazione di un gruppo “trasversale” che prescinde dalle simpatie politiche e che, nato per occuparsi di tematiche pubbliche, viene trasformato nel gruppo privato del primo cittadino; l’indignazione di alcuni cittadini; il dibattito, a tratti divertente, scaturito su fb, che delinea un certo clima. Quale, lo lasciamo dedurre ai nostri lettori attraverso questo resoconto.

Anna Vera: “ah, ah, inizio campagna elettorale. si puttau avanti….”. Segue Francesca che spiega la sua esperienza nella pagina “Raccolta differenziata”: “ho commentato come segue prima di uscire dal gruppo: ‘ma che razza di bassa mossa è questa, cambiare nome alla pagina per ritrovarsi 907 iscritti…tra non poco 906!’ … e non passano nemmeno due minuti che il mio post viene eliminato e io vengo bloccata in modo tale da non poter più vedere il gruppo… a voi il giudizio!”. Le fa eco Mela: “Sono uscita anche io dal gruppo”.

Ad aprire la stura dello scontro politico è l’esclamazione secca di Alessandra: “vifacisturulisci”, terminologia tipicamente vernacola (veicolata con slang da social) che vuol dire “siete diventati noiosi, scontati”.

Un po’ piccato risponde Carmelo: “Scusa ma a chi ti riferisci?”, seguito ancora da Anna Vera: “scusate la mia ignoranza, ma che significa?”.

Per nulla imbarazzata Alessandra ribatte: “Mi riferisco al fatto che fate più figura se questo gruppo invece lo chiamate ‘tutti contro caputo’ o ‘non ci piace il sindaco’ o qualcosa che insomma,esprima ciò che scrivete CONTINUAMENTE…ma basta!!!”. E poi incalzando: “ma dico,siete tutti ABBASTANZA adulti,non vado nel dettaglio delle vostre età ma non ci vuole l’ufficio anagrafe per capire che non ci sono ragazzini,per capire che vi sta sfuggendo di mano questo dissapore che avete verso il sindaco. Che vi piaccia o no,c’è punto… remare continuamente contro chi governa il paese nella quale abitate,a che cosa vi porta?”.

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Le risposte non tardano ad arrivare, ma stavolta, più che piccate sembrano basite.

“Scusami ancora è forse poco chiaro quello che ho scritto?” (Carmelo). “non è poco chiaro signor Paladino,..” (Alessandra).” Allora forse lei non ha letto bene” (Carmelo). “ho letto benissimo ma non vedo dove sta il problema… leggo solo continue lamentele su ogni cosa. Mi scusi ma è ciò che penso” (Alessandra). “Quindi per lei è normale partecipare ad un gruppo che ha lo scopo di discutere di un argomento che in questo caso è la raccolta differenziata e che all’improvviso diventa una pagina di propaganda elettorale?Contenta lei!” (Carmelo).

Dopo un’altra mitragliata di polemiche, ci pensa Umberto a riportare l’argomento sui binari dell’ironia: “Che c’è di strano: evidentemente si trattava di ‘raccolta differenziata’….di voti!”.

In tarda serata rilancia Giovanni, che precisa: “Per chi non ne fosse a conoscenza quel gruppo è da sempre stato gestito dall’amministrazione. Nonché creato dalla stessa. Buon proseguo. ))”. Francesca non ci sta: “E quindi è lecito che venga usato a scopi personali ed elettorali?”. Giovanni: “pensa un po’, fino ad oggi eri iscritta ad un gruppo creato dal Sindaco. Il tutto a tua insaputa!!! Un abbraccio.))” . Ancora Francesca: “A me non interessava da chi fosse stato creato il gruppo ma l’argomento, se poi vuoi girare la frittata fai pure sei maestro in questo!” .

Intanto si fa notte. Francesca e Giovanni si augurano – con un pizzico di polemica – “sogni d’oro”, e però mentre Francesca va a dormire, Giovanni resta sveglio… e si vede quando risponde a Santi che lo punzecchia: “Buona campagna elettorale! Diventerà bellissima!”. Discussione conclusa con “un abbraccione”, mentre Liliana è morta dalle risate:” Ahahahahahah! Risate, risate e… #risate!”.

Da qui al sarcasmo il passo è breve: “È come iscriversi a un gruppo che si chiama ‘mercatino degli strumenti’ e che cambia il nome in fan club di Gianni Vezzosi” (Ivan ).

Il “dibattito” viene chiuso (almeno per il momento) da Michelangelo Longo: “insomma … mi pare di capire che si tratti di un bis in piccolo dei gruppi e delle pagine sulla solidarietà ai terremotati d’Abruzzo che d’improvviso divennero pro-Berlusconi senza preavvisare gli iscritti….”.

Luciano Mirone