“Egregio presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia, restituisco formalmente, per quanto attiene alla mia  persona, la menzione che il Consiglio dell’Ordine ha voluto attribuirmi, insieme ai miei ex colleghi di Telecolor, nell’ambito del Premio nazionale di Giornalismo ‘Mario Francese”.

L’ex governatore della Sicilia, Totò Cuffaro. Sopra: il giornalista Valter Rizzo

È duro il giornalista catanese Valter Rizzo, redattore della sede Rai della Toscana , già cronista dell'”Uuità” e   dell’emittente televisiva etnea Telecolor, dalla quale fu licenziato alcuni anni fa assieme a diversi colleghi  (fra cui l’allora direttore Nino Milazzo, precedentemente vice direttore del Corriere della Sera) per una linea non consona al nuovo editore Mario Ciancio. E’ duro nei confronti del presidente del presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia, Riccardo Arena, perché “l’ex detenuto condannato per favoreggiamento alla mafia, Salvatore Cuffaro “ha preso parte, dal tavolo dei relatori, ad un corso di aggiornamento professionale per i giornalisti ad Agrigento”.

“Una presenza e un intervento – si legge nella lettera di Rizzo – avallato dal silenzio della vice presidente dell’Ordine, presente allo stesso tavolo”.

“Ovviamente –prosegue la missiva – il sign. Cuffaro è liberissimo di parlare dove meglio crede e di scrivere libri e quant’altro, ma la scena di porlo ex cattedra ad un corso, che dovrebbe aggiornare, anche suo piano deontologico, i colleghi, la reputo invece una scelta scellerata sotto qualunque forma la si voglia porre. Non credo – conclude l’ex giornalista di Telecolor – che i giornalisti abbiano bisogno di ‘maestri’ di questo tipo”.

La denuncia di Rizzo – divulgata sui Social network – ha ricevuto moltissimi “mi piace” – fra cui quello del procuratore aggiunto di Messina, Sebastiano Ardita – ed è stata commentata da diversi intellettuali come Fulvio Abate (“Hai fatto bene) e giornalisti di autorevoli testate nazionali come Alessandra Ziniti di “Repubblica” (“Capite? L’Ordine organizza e i giornalisti si iscrivono pure…ma non basta indignarsi sui social. Facciamo qualcosa, riprendiamoci l’Ordine…”), di Giuseppe Pipitone del “Fatto quotidiano” (“Poi dici che assumere venti addetti stampa con contratto da caporedattore è uno spreco..”) e di Francesca Scardino (“Si può radiare l’Ordine dall’Ordine?”).

Luciano Mirone